Diritto penale
Diritto penale: perché si può aver bisogno di aiuto.
Tutti possiamo aver un bisogno, prima o poi, di un avvocato che opera nel campo del diritto penale, e ciò anche se non siamo dei “malandrini”.
Vediamo perché.
1. Le vittime dei reati
Molti reati hanno vittime, in un duplice senso.
In un primo senso è vittima di un reato il titolare del bene giuridico protetto dalla norma penale. Ad esempio, nel reato di omicidio la vittima è ovviamente la persona uccisa. Tecnicamente si parla in questo caso di “persona offesa dal reato”.
In un secondo senso, è vittima di un reato chiunque abbia subito in conseguenza di esso un pregiudizio risarcibile.
Può coincidere o meno con la persona offesa dal reato.
Nel caso dell’omicidio, per esempio, tale coincidenza non si verifica, per l’ovvia ragione che l’ucciso con la morte perde la capacità di essere titolare di posizioni giuridiche, come il diritto ad risarcimento. Saranno le persone in particolari rapporti col defunto (in particolare, i familiari più stretti) a divenire titolari di tale diritto.
Le vittime possono svolgere un ruolo importante nel procedimento penale sotto almeno due profili.
In molti reati (quelli perseguibili a querela) la loro volontà è determinante per l’instaurazione e la prosecuzione del procedimento penale. Prendiamo per esempio il reato di lesioni volontarie.
Se la malattia derivata dalle lesioni non supera i venti giorni di durata, di regola non si procede se la persona offesa non ha sporto querela, e non si prosegue l’azione penale se la querela viene “ritirata” (è la cosiddetta remissione di querela).
La querela è un atto che l’interessato può redigere da sé. Può anche presentarla oralmente alla polizia giudiziaria (ad esempio, in una stazione dei carabinieri), nel qual caso viene “verbalizzata” dall’ufficiale di polizia giudiziaria che la riceve.
Vi sono però buone ragioni per affidare ad un avvocato l’incarico di redigere e depositare la querela.
Intanto per scongiurare il pericolo di difetti formali che talvolta fanno ritenere invalida la querela, con la conseguenza che il processo si risolve a favore dell’autore del reato.
Inoltre, un avvocato è in grado di esporre i fatti rilevanti per l’azione penale, agevolando il compito del pubblico ministero che dovrà promuoverla (ciò che, ovviamente, rientra nell’interesse della persona offesa), nonché di mettere in guardia il querelante sui pericoli che possono derivare da un’esposizione non del tutto veritiera di tali fatti.
Chi ha subito un danno conseguente ad un reato, inoltre, si può costituire parte civile nel processo penale. Significa che esercita in tale processo l’azione di risarcimento, che potrebbe proporre in un giudizio civile.
Ci sono vantaggi a proporre tale azione nel processo penale, uno dei quali consiste nel fatto che il danneggiato può essere testimone nel processo penale (ancorché la sua testimonianza venga valutata con particolare rigore, considerato il suo interesse alla condanna dell’imputato), ma non in quello civile.
Se il fatto dannoso può essere dimostrato esclusivamente attraverso la testimonianza della persona offesa, la costituzione di parte civile nel processo penale rappresenta l’unica possibilità di ottenere una condanna al risarcimento.
2. Le accuse infondate
È noto che l’azione penale viene talvolta — e non proprio raramente — promossa nei confronti di persone innocenti.
La situazione concreta può essere equivoca per tante ragioni, cosicché senza un buon difensore si rischia seriamente una condanna ingiusta, che per tale ragione sarebbe particolarmente dolorosa.
3. Il processo e il trattamento sanzionatorio
Anche se sei colpevole, hai interesse ad avere un avvocato competente ed attento che faccia rispettare i tuoi diritti di persona a processo.
Tra questi diritti rientra quello ad essere processato secondo certe regole, la cui violazione potrebbe portare alla tua assoluzione (sostanzialmente ingiusta, se vogliamo, ma la giustizia è fatta di forma oltre che di sostanza).
Solo chi conosce approfonditamente tali regole ed è sufficientemente diligente dal verificarne l’applicazione può portarti a questo risultato favorevole.
C’è anche, ovviamente, l’eventualità che la tua condanna sia inevitabile.
Però non tutte le condanne sono uguali. Un bravo avvocato è in grado, sfruttando la possibilità di riti alternativi (come, ad esempio, il giudizio abbreviato e il cosiddetto patteggiamento) ed elementi a te favorevoli (ad esempio, la possibilità di ottenere attenuanti con comportamenti successivi al reato, come il risarcimento della persona offesa), di farti ottenere un trattamento sanzionatorio che minimizzi le conseguenze negative del processo penale.
Anche il condannato con sentenza passata in giudicato può beneficiare della competenza di un avvocato penalista.
Ad esempio, per ottenere misure alternative alla detenzione (la pena ovviamente più in grave, in un ordinamento come il nostro che non ammette la pena di morte), oppure per ripulire (entro certi limiti) la propria fedina penale attraverso la cosiddetta riabilitazione.